Oggetti delle Meraviglie

Una camera delle meraviglie, nota anche come “Wunderkammer” o “cabinet of curiosities”, è una collezione eclettica e variegata di oggetti rari, esotici e straordinari. Queste camere erano molto popolari tra i ricchi e potenti durante il Rinascimento e il periodo barocco in Europa, dal XVI al XVIII secolo. Le Wunderkammer venivano create da scienziati, naturalisti, artisti, collezionisti e nobili che desideravano esplorare, studiare e mostrare la vasta diversità del mondo naturale e culturale. Le collezioni comprendevano reperti geologici, fossili, minerali, piante, animali imbalsamati, oggetti d’arte, manufatti provenienti da diverse culture, oggetti antichi, curiosità anatomiche e altri oggetti rari o misteriosi.

Questa nobile tradizione è stata fonte d’ispirazione per il progetto, che ha previsto un’assidua ricerca di oggetti insoliti, recuperati tra mercatini e collezioni private, ridando loro nuova vita al fine di generare stupore e meraviglia, con il fine ultimo di stimolare la curiosità intellettuale dei collezionisti.

--== O ==--

A Chamber of Wonder, also known as “Wunderkammer” or “Cabinet of Curiosities”, is an eclectic collection of rare, exotic and extraordinary objects. These rooms became very popular with wealthy and powerful people during the Renaissance and the Baroque age, from XVI to XVIII century. The Chambers of Wonder were created by Scientists, Naturalists, Artists, Collectors and Noblemen who wanted to explore, study and highlight the vast, natural and cultural heritage of the new discovered world. Collections included archaeological finds, fossils, minerals, plants, stuffed animals, artistic objects, manufactured products originating from different countries, antiquities, anatomic oddities and other rare or mysterious objects.

This noble tradition has been a source of inspiration for RichFree, which led to constant research of uncommon objects in private collections or attending various types of events (markets, festivals, auctions), ensuring a new lease of life to all our findings, in order to amaze and stimulate new collectors’ intellectual curiosity.

[]
FALSO COME GIUDA

Pitto-scultura composta da pannellatura in abete grezzo, dipinta con inchiostro e acrilico, e antico crocifisso in legno realizzato ad incastro. Antiche monete romane e riproduzione hand-made in ceramica di un originale siclo di Tiro.

Matteo 25:14-16
“Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariota, andò dai capi e disse loro: – Che mi volete dare e io ve lo consegnerò ? – Ed essi gli contarono trenta sicli d’argento.  E da quell’ora cercava il momento opportuno per tradirlo”.

Il denaro è l’antico simbolo di una mondanità edonista che lo idolatra. Goethe descrive con disprezzo l’ideazione della moneta, percependola come la summa di tutti i mali del mondo: traslata a fine supremo dell’esistenza, è concepita da Mefistofele per gettare nel caos l’umanità intera e per farla deviare dai suoi fini naturali. Ponendo il denaro al centro del suo agire, che non porta in sé valore alcuno, l’Umanità ha ribaltato i propri valori morali, tutto risulta invertito, c’è dunque bisogno di spogliare questo falso dio dal suo ruolo assolutistico, ossessivo e dominante, di smantellare la sua pseudo-religione e tornare ad essere degni di quel dono incommensurabile che è la Vita. Il Tempo è Denaro, ecco la vera ricchezza: avere tempo e occhi per un’alba o un tramonto, essere presenti a se stessi per riempirsi di tanta bellezza.

Nel Medioevo, l’iconografia del dolore è rappresentata dall’evento drammatico per eccellenza nella nostra cultura, la morte del Cristo, ma è presente anche nel soggetto della Pietà e nella disperazione della Maddalena. Sofferenza fisica e psichica sono due facce della stessa medaglia. Parafrasando Beethoven, che lo precisò in riferimento alla Sesta Sinfonia aggiungendo al sottotitolo “più espressione del sentimento che pittura dei suoni”, nell’opera “Falso come Giuda” si è voluta dare precedenza alla rappresentazione del dolore nella sua essenza energetica, “impressa” sulla tavola come una sindone, piuttosto che nella sua manifestazione corporea. L’emozione, generata in maniera istintiva, dura pochi secondi e lascia il posto alla sua elaborazione razionale; così lo spettatore, ad un’analisi più attenta, riconosce nell’impressione i dettagli di un evento fisico, la presenza di una cerchia di donne contrite, in guisa di un compianto giottesco del Cristo morto. Il corpo delle donne, pervaso dalla tristezza del lutto, tende energeticamente ad implodere, a collassare violentemente concentrando l’energia intorno al plesso solare. Per rappresentare come certe perdite “comunichino all’anima una sublimità, nella quale essa cammina in silenzio come sotto alti neri cipressi”, per dirla alla Nietzsche, e ispirata dalla simbologia del cipresso quale custode sepolcrale di vita eterna, l’artista ha scelto di riprodurre alcune fotografie da lei scattate al Cimitero Monumentale di Milano, luogo deputato ad accogliere le emozioni ed i sentimenti umani di dolore e speranza in una nuova vita dopo la morte.

[]
IL RE DEI CUOCHI
Il problema della conservazione del cibo si fece pressante nel periodo napoleonico quando c’era l’esigenza di rifornire un esercito numeroso che si spingeva lontano dalla patria. Nel 1795, il governo francese mise in palio 12.000 franchi per chi fosse riuscito a trovare un modo semplice per conservare il cibo senza che questo perdesse il proprio potere nutrizionale.  Nicolas Appert, pasticcere al servizio della nobiltà, dopo quasi quindici anni di esperimenti, presentò la sua invenzione al governo francese ma rinunciò al brevetto, pubblicando le sue scoperte nel libro “L’Art de conserver les substances animales et végétales”, che ebbe uno straordinario successo. Non sapeva però che a uccidere i batteri era il calore, cosa che si scoprì più di cinquant’anni dopo grazie agli studi di Louis Pasteur. Tuttavia, il suo metodo fu velocemente copiato un po’ ovunque e migliorato, con la sostituzione delle bottiglie di vetro con le più robuste lattine di stagno. In Italia fu Francesco Cirio ad aprire nel 1856 la prima fabbrica di piselli in scatola, seguita nel 1875 dal primo impianto campano per la lavorazione industriale del pomodoro.
La cucina italiana si avvantaggiò di queste scoperte che furono condensante nella prima edizione di un trattato gastronomico, intitolato “Il Re dei Cuochi”,  dedicato alle ricette in un’Italia non ancora unificata (mancava ancora l’annessione di Roma e di gran parte dello Stato Pontificio, che sarebbe avvenuta nel 1870). Nel volume si elencano oltre 1500 ricette, sia italiane che internazionali. Qui è pubblicata, per la prima volta, la formula dell’insalata (alla) Russa e la prima «ricetta validamente eseguibile del ‘risotto’ e del Panettone alla milanese, per il quale si prescrivono tre lievitazioni e l’aggiunta fra gli ingredienti del cedro candito a pezzetti.
Il volume originale del Re dei Cuochi è entrato a far parte della collezione RICHFREE ed è a pieno titolo uno degli oggetti delle meraviglie della nostra WunderKammern, impreziosito da un certificato azionario originale della Société générale de Gastronomie dell’epoca!
[]
JOAN RIVERS COLLECTION
15 paia di orecchini interscambiabili in un unico cofanetto gioiello, con Quarter Dollar in argento.
Joan Rivers, creatrice di gioielli d’arte, è stata l’emblema della comicità americana, una delle prime pioniere della stand-up comedy femminile, illuminando la strada per personalità del calibro di Whoopi Goldberg.
Christie’s ha battuto all’asta la sua collezione privata nel 2016.
[]
LA LIRA SIAMO NOI

Due splendidi e preziosi volumi dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato che, attraverso fotografie e immagini cariche di significati, raccontano uno spaccato del vissuto dell’Italia e degli Italiani. Illustrazioni, disegni, bozzetti delle monete e delle banconote dipingono un vivo affresco del nostro Paese e della nostra memoria. Una sorta di galleria d’arte della Lira che viene esaltata dal grande formato delle pagine, dalla scelta delle carte con inserti suggestivi di colore e trasparenze, dalla cura della stampa e dalla pregiata legatura.
In copertina, il bassorilievo è coniato su lastra d’argento e riproduce un particolare delle 100 Lire del 1951 e delle 50 lire Vulcano del 1954.
Dimensioni: 29x39cm, tiratura limitata.
I libri sono custoditi in cofanetti espositori in plexiglass trasparente.

[]
MATERNITA’

Omaggio a Leonardo da Vinci e alla sua scuola, 50x40cm, MF0451, 2024

Pitto-scultura composta da una Madonna con Bambino, bassorilievo in ceramica hand-painted (vintage Ceramiche Gensini Italia, 1998), e disegno ad inchiostro su MDF metallizzato, ispirato allo studio per il volto di Sant’Anna e San Giovannino di Giovanni Antonio Boltraffio, allievo di Leonardo da Vinci. Passpartout in foglia oro. Inserto in carta con estratto di un saggio di scrittura di Leonardo, desunto dal Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Da uomo del Rinascimento qual era, Leonardo da Vinci volle conoscere il mondo e ciò che lo circondava utilizzando il metodo scientifico e scelse di realizzarlo attraverso lo strumento del disegno, che rappresenta la più immediata riproduzione del pensiero, perché più astratta dell’opera realizzata e finita. Il disegno, definito da Vasari padre di tutte le arti, non venne più considerato come capacità acquisita attraverso l’esercizio e lo studio, ma un dono divino. Leonardo fu attento anche a rappresentare le emozioni, che provocano espressioni nel volto umano, con la tecnica del tratteggio, così come fece il suo allievo Boltraffio, donando al profilo femminile un effetto sfumato. Il segno grafico si frantuma in un minuscolo tratteggio parallelo, ripetuto incessantemente, così da far acquistare al disegno valori atmosferici ed effetti dinamici.

...