Oggetti delle Meraviglie

Scopri l’Eleganza del Passato: una Nuova Dimensione dell’Acquisto

Nelle meravigliose Stanze delle Meraviglie del Rinascimento, l’insaziabile curiosità per il mondo si esprimeva attraverso oggetti rari e storici, ognuno con una storia da raccontare. Ora, ti invitiamo a rivivere questa tradizione nobile e affascinante con i nostri oggetti d’arte, che trasmettono autenticità e valore.

Rendi la tua casa un rifugio di storia e un luogo di ispirazione con l’eleganza e l’autenticità dei nostri pezzi d’arte unici, ispirati alla nobile tradizione delle Wunderkammer.

Le collezioni comprendevano reperti geologici, fossili, minerali, piante, animali imbalsamati, oggetti d’arte, manufatti provenienti da diverse culture, oggetti antichi, curiosità anatomiche e altri oggetti rari o misteriosi. Immagina di possedere non solo un oggetto, ma un frammento di storia, arricchito da monete antiche, banconote celebrate e documenti storici che ne narrano il passato.

Se cerchi il distintivo, il raro e l’autentico, permettici di accompagnarti in un viaggio straordinario attraverso il tempo e la creatività. 

Il progetto RichFree prevede un’assidua ricerca di oggetti insoliti, recuperati tra mercatini e collezioni private, per ridare loro nuova vita al fine di stimolare la curiosità intellettuale dei collezionisti e la tua immaginazione, risvegliando un senso di meraviglia come nelle più illustri Wunderkammer. Scegliere un nostro pezzo significa abbracciare una filosofia di acquisto consapevole, dove ogni elemento non è solo un ornamento, ma una testimonianza di cultura e raffinatezza, un investimento in bellezza e significato.

Perché ogni oggetto racconta una storia, e noi vogliamo che anche la tua storia sia parte di questa narrazione.

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Discover the Elegance of the Past: a New Dimension of Purchase

In the wonderful Chambers of Wonders of the Renaissance, the insatiable curiosity for the world was expressed through rare and historical objects, each with a story to tell. Now, we invite you to relive this noble and fascinating tradition with our art objects that convey authenticity and value.

Make your home a haven of history and a place of inspiration with the elegance and authenticity of our unique art pieces, inspired by the noble tradition of the Wunderkammer.

Collections included geological finds, fossils, minerals, plants, stuffed animals, art objects, artefacts from different cultures, ancient objects, anatomical curiosities and other rare or mysterious objects. Imagine owning not just an object, but a fragment of history, embellished with ancient coins, celebrated banknotes and historical documents that tell the story of its past.

If you are looking for the distinctive, the rare and the authentic, let us take you on an extraordinary journey through time and creativity.

The RichFree project involves an assiduous search for unusual objects, recovered from flea markets and private collections, to give them new life in order to stimulate the intellectual curiosity of collectors and your imagination, awakening a sense of wonder, just like in the most illustrious Wunderkammer. Choosing one of our pieces means embracing a philosophy of conscious buying, where each item is not just an ornament, but a testimony to culture and refinement, an investment in beauty and meaning.

Because every object tells a story, and we want your story to be part of this narrative too.

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FALSO COME GIUDA

Pitto-scultura composta da pannellatura in abete grezzo, dipinta con inchiostro e acrilico, e antico crocifisso in legno realizzato ad incastro. Antiche monete romane e riproduzione hand-made in ceramica di un originale siclo di Tiro.

Matteo 25:14-16
“Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariota, andò dai capi e disse loro: – Che mi volete dare e io ve lo consegnerò ? – Ed essi gli contarono trenta sicli d’argento.  E da quell’ora cercava il momento opportuno per tradirlo”.

Il denaro è l’antico simbolo di una mondanità edonista che lo idolatra. Goethe descrive con disprezzo l’ideazione della moneta, percependola come la summa di tutti i mali del mondo: traslata a fine supremo dell’esistenza, è concepita da Mefistofele per gettare nel caos l’umanità intera e per farla deviare dai suoi fini naturali. Ponendo il denaro al centro del suo agire, che non porta in sé valore alcuno, l’Umanità ha ribaltato i propri valori morali, tutto risulta invertito, c’è dunque bisogno di spogliare questo falso dio dal suo ruolo assolutistico, ossessivo e dominante, di smantellare la sua pseudo-religione e tornare ad essere degni di quel dono incommensurabile che è la Vita. Il Tempo è Denaro, ecco la vera ricchezza: avere tempo e occhi per un’alba o un tramonto, essere presenti a se stessi per riempirsi di tanta bellezza.

Nel Medioevo, l’iconografia del dolore è rappresentata dall’evento drammatico per eccellenza nella nostra cultura, la morte del Cristo, ma è presente anche nel soggetto della Pietà e nella disperazione della Maddalena. Sofferenza fisica e psichica sono due facce della stessa medaglia. Parafrasando Beethoven, che lo precisò in riferimento alla Sesta Sinfonia aggiungendo al sottotitolo “più espressione del sentimento che pittura dei suoni”, nell’opera “Falso come Giuda” si è voluta dare precedenza alla rappresentazione del dolore nella sua essenza energetica, “impressa” sulla tavola come una sindone, piuttosto che nella sua manifestazione corporea. L’emozione, generata in maniera istintiva, dura pochi secondi e lascia il posto alla sua elaborazione razionale; così lo spettatore, ad un’analisi più attenta, riconosce nell’impressione i dettagli di un evento fisico, la presenza di una cerchia di donne contrite, in guisa di un compianto giottesco del Cristo morto. Il corpo delle donne, pervaso dalla tristezza del lutto, tende energeticamente ad implodere, a collassare violentemente concentrando l’energia intorno al plesso solare. Per rappresentare come certe perdite “comunichino all’anima una sublimità, nella quale essa cammina in silenzio come sotto alti neri cipressi”, per dirla alla Nietzsche, e ispirata dalla simbologia del cipresso quale custode sepolcrale di vita eterna, l’artista ha scelto di riprodurre alcune fotografie da lei scattate al Cimitero Monumentale di Milano, luogo deputato ad accogliere le emozioni ed i sentimenti umani di dolore e speranza in una nuova vita dopo la morte.

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IL RE DEI CUOCHI
Il problema della conservazione del cibo si fece pressante nel periodo napoleonico quando c’era l’esigenza di rifornire un esercito numeroso che si spingeva lontano dalla patria. Nel 1795, il governo francese mise in palio 12.000 franchi per chi fosse riuscito a trovare un modo semplice per conservare il cibo senza che questo perdesse il proprio potere nutrizionale.  Nicolas Appert, pasticcere al servizio della nobiltà, dopo quasi quindici anni di esperimenti, presentò la sua invenzione al governo francese ma rinunciò al brevetto, pubblicando le sue scoperte nel libro “L’Art de conserver les substances animales et végétales”, che ebbe uno straordinario successo. Non sapeva però che a uccidere i batteri era il calore, cosa che si scoprì più di cinquant’anni dopo grazie agli studi di Louis Pasteur. Tuttavia, il suo metodo fu velocemente copiato un po’ ovunque e migliorato, con la sostituzione delle bottiglie di vetro con le più robuste lattine di stagno. In Italia fu Francesco Cirio ad aprire nel 1856 la prima fabbrica di piselli in scatola, seguita nel 1875 dal primo impianto campano per la lavorazione industriale del pomodoro.
La cucina italiana si avvantaggiò di queste scoperte che furono condensante nella prima edizione di un trattato gastronomico, intitolato “Il Re dei Cuochi”,  dedicato alle ricette in un’Italia non ancora unificata (mancava ancora l’annessione di Roma e di gran parte dello Stato Pontificio, che sarebbe avvenuta nel 1870). Nel volume si elencano oltre 1500 ricette, sia italiane che internazionali. Qui è pubblicata, per la prima volta, la formula dell’insalata (alla) Russa e la prima «ricetta validamente eseguibile del ‘risotto’ e del Panettone alla milanese, per il quale si prescrivono tre lievitazioni e l’aggiunta fra gli ingredienti del cedro candito a pezzetti.
Il volume originale del Re dei Cuochi è entrato a far parte della collezione RICHFREE ed è a pieno titolo uno degli oggetti delle meraviglie della nostra WunderKammern, impreziosito da un certificato azionario originale della Société générale de Gastronomie dell’epoca!
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JOAN RIVERS COLLECTION
15 paia di orecchini interscambiabili in un unico cofanetto gioiello, con Quarter Dollar in argento.
Joan Rivers, creatrice di gioielli d’arte, è stata l’emblema della comicità americana, una delle prime pioniere della stand-up comedy femminile, illuminando la strada per personalità del calibro di Whoopi Goldberg.
Christie’s ha battuto all’asta la sua collezione privata nel 2016.
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LA LIRA SIAMO NOI

Due splendidi e preziosi volumi dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato che, attraverso fotografie e immagini cariche di significati, raccontano uno spaccato del vissuto dell’Italia e degli Italiani. Illustrazioni, disegni, bozzetti delle monete e delle banconote dipingono un vivo affresco del nostro Paese e della nostra memoria. Una sorta di galleria d’arte della Lira che viene esaltata dal grande formato delle pagine, dalla scelta delle carte con inserti suggestivi di colore e trasparenze, dalla cura della stampa e dalla pregiata legatura.
In copertina, il bassorilievo è coniato su lastra d’argento e riproduce un particolare delle 100 Lire del 1951 e delle 50 lire Vulcano del 1954.
Dimensioni: 29x39cm, tiratura limitata.
I libri sono custoditi in cofanetti espositori in plexiglass trasparente.

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MATERNITA’

Omaggio a Leonardo da Vinci e alla sua scuola, 50x40cm, MF0451, 2024

Pitto-scultura composta da una Madonna con Bambino, bassorilievo in ceramica hand-painted (vintage Ceramiche Gensini Italia, 1998), e disegno ad inchiostro su MDF metallizzato, ispirato allo studio per il volto di Sant’Anna e San Giovannino di Giovanni Antonio Boltraffio, allievo di Leonardo da Vinci. Passpartout in foglia oro. Inserto in carta con estratto di un saggio di scrittura di Leonardo, desunto dal Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Da uomo del Rinascimento qual era, Leonardo da Vinci volle conoscere il mondo e ciò che lo circondava utilizzando il metodo scientifico e scelse di realizzarlo attraverso lo strumento del disegno, che rappresenta la più immediata riproduzione del pensiero, perché più astratta dell’opera realizzata e finita. Il disegno, definito da Vasari padre di tutte le arti, non venne più considerato come capacità acquisita attraverso l’esercizio e lo studio, ma un dono divino. Leonardo fu attento anche a rappresentare le emozioni, che provocano espressioni nel volto umano, con la tecnica del tratteggio, così come fece il suo allievo Boltraffio, donando al profilo femminile un effetto sfumato. Il segno grafico si frantuma in un minuscolo tratteggio parallelo, ripetuto incessantemente, così da far acquistare al disegno valori atmosferici ed effetti dinamici.

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